Affaticamento muscolare: DOMS

A chi non è mai capitato, almeno una volta, di ritrovarsi con i muscoli Acido-lattico-in-esercizio-verità-e-falsitàfastidiosamente indolenziti e con un generale senso di affaticamento dopo uno sforzo fisico intenso o la ripresa di un’attività sportiva a lungo accantonata?
Spesso, erroneamente, si tende a sdrammatizzare attribuendo l’indolenzimento dei muscoli alla troppa fatica e all’eccessivo accumulo di “acido lattico”. Se ciò fosse vero la sintomatologia dolorosa dovrebbe insorgere anche in un atleta allenato ogni qualvolta si trovi a correre ad una intensità superiore alla soglia anaerobica (parametro che indica il punto di confine fra esercizio moderato ed intenso).
L’acido lattico, o meglio il lattato, prodotto durante lo sforzo intenso viene metabolizzato nel sangue e nel fegato con una certa rapidità e già dopo un paio d’ore dal termine dell’esercizio le sue concentrazioni nel sangue rientrano nella norma.
La sintomatologia dolorosa, in realtà, va dunque attribuita a fattori indipendenti che si identificano in delle microlesioni adattive delle fibre muscolari. Queste per adeguarsi ad un carico di lavoro inusuale e/o ripetitivo si allungano in maniera eccessiva rispetto ai normali standard a cui l’organismo era abituato e si danneggiano. Tale fenomeno è conosciuto come DOMS (delayed onset muscle soreness – dolore muscolare ad insorgenza ritardata).
Il termine “lesione” può provocare un certo allarmismo; per carità, meglio star seduti. Invece è bene sapere che, a seguito di un corretto allenamento e di queste microlesioni muscolari, si scatenano una serie di eventi, tra cui l’incremento del turnover delle proteine muscolari, che porterà i muscoli a ricostituire le fibre lesionate in un numero maggiore di quello di prima. Le cellule danneggiate si cicatrizzeranno e si assisterà contemporaneamente ad un processo di riorganizzazione e di adattamento funzionale che aumenterà la resistenza del muscolo.
È bene non sforzare ulteriormente un muscolo indolenzito e lasciare che esso recuperi, attraversando quella che è la cosiddetta “fase della supercompensazione”, dove il muscolo, e non solo, migliorerà le proprie caratteristiche in funzione dell’allenamento eseguito.
Il DOMS dunque, in virtù di quanto detto, può rappresentare un valido strumento per valutare l’efficacia di un workout.
Il dolore ai muscoli ed il conseguente irrigidimento, che in alcuni casi persiste per diversi giorni, sono strettamente dipendenti dal tipo, dalla durata e dall’intensità dell’esercizio.
Quando si instaurano questi eventi traumatici in genere l’entità della sintomatologia dolorosa aumenta fino a 48 ore dopo lo sforzo, per poi risolversi positivamente nel giro di 3-6 giorni.
Per prevenire o comunque sia minimizzare il dolore, l’allenamento deve essere costante, inizialmente a bassa intensità e con un aumento progressivo. Ad ogni modo l’indolenzimento muscolare sembra essere quasi un passaggio d’obbligo per ottimizzare la risposta all’allenamento.

 

 

Giusy Modica
Consulente per la salute con lo sport presso l’Associazione Anas zonale Oreto.
Per informazioni e appuntamenti chiamare al numero 091-336558 dalle ore 9:00 alle ore 13:00.

Print Friendly, PDF & Email

Related posts

Leave a Comment